Ci siamo davvero ridotti a questo? Ecco cosa siamo disposti a fare per un pugno di chip

IPTV – NewsCellulari.it

L’era tech porta in dote sviluppo e progresso. Ma anche un aumento a dismisura di criminalità. Hacker ma non solo.

Il pezzotto e le IPTV stanno facendo danni seri, non solo alle aziende, è un effetto go-down che ingloba un po’ tutti, comprese quelle persone che vengono arrestate o costrette a pagare multe salate in nome della pirateria.

Il contrabbando di dati sensibili è in aumento. Malware, ma soprattutto ramsonware spopolano online abbattendo milioni e milioni di malcapitati utenti, con le pesanti conseguenze per molte aziende, non la Ferrari magari, che debbono sottostare alle dure leggi dei cybercriminali pagando riscatti pur di non perdere dati o funzioni di importanza lavorativa vitale.

Un’altra attività illegale letteralmente esplosa nell’ultimo periodo è il traffico di schede SSD, acronimo di solid-state drive, un tipo di disco rigido che viene utilizzato come dispositivo di archiviazione nei computer, in quanto sono in grado di accedere ai dati e di trasmetterli più rapidamente rispetto alle unità tradizionali. Ebbene, ha dell’incredibile a che punto si è arrivati in questo specifico settore del contrabbando. Un episodio accaduto alla dogana cinese, rivelato da WeChat che fa capire cosa si è disposti a fare per un pugno di chip.

Gli agenti della dogana di Qingmao hanno arrestato un uomo che con il suo scooter elettrico voleva passare il confine senza “nulla da dichiarare”. Il fermo è scattato quando la macchina a raggi X ha analizzato il veicolo dell’uomo, scoprendo la presenza di un oggetto sconosciuto nascosto nel paraurti. Non solo.

Un fenomeno dilagante

Quel motorino portata anche delle SSD, legate tutte insieme dentro un tubo assiale. Erano 84 SSD Kingston, in tutto, impilate e attaccati l’una con l’altra con notevole destrezza, in quanto si adattavano perfettamente allo spazio nella parte anteriore del motorino.

Chip neuromorfico – NewsCellulari.it

Le autorità cinesi hanno condiviso la scoperta direttamente sul proprio sito con un video diventato virale che ha fatto il giro del mondo, spopolando sul web. I funzionari doganali cinesi non hanno confermato l’intero valore della merce sequestrata, ma c’erano dischi da 1 TB e 2 TB, che hanno già un prezzo elevato oggi sul mercato, e non sono neanche poi così facilmente trovabili.
E’ un fenomeno dilagante in Cina, un vero problema per le autorità locali.

Non solo chip, ma diversi diversi componenti tecnologici. L’aumento di prezzo che questi prodotti hanno ottenuto in Occidente ha generato un’opportunità molto ghiotta per coloro che giocano con la compravendita sul mercato nero, e le autorità nazionali hanno dovuto agire di conseguenza per impedire che questo tipo di prodotti venisse tolto dal mercato. Ma non sempre ci riescono, in fondo l’illegalità sta sempre un passo avanti, non quell’uomo sul motorino elettrico, che è stato beccato

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