Grindr, l’app per gli incontri gay censurata in alcuni Paesi

Grindr è una delle applicazioni più popolari all’interno della comunità LGBT.

Si tratta di un’app molto utilizzata per incontrare e conoscere persone, indipendentemente dallo scopo che quell’incontro si prefigge di avere (c’è chi desidera farsi nuove amicizie, chi trovare l’amore e chi invece è alla sola ricerca dell’avventura di una sera).

Tuttavia il fatto che si tratti di un’app di incontri appositamente pensata per il pubblico LGBT, fa di lei un’applicazione che è anche molto osteggiata e discussa in diversi Paesi.
[continua a leggere dopo la foto]
In alcune parti del mondo, infatti, Grindr è stata bloccata dai governi nazionali e risulta ancora oggi totalmente inaccessibile alle popolazioni di quei Paesi. A meno che non si usino strumenti capaci di raggirare il blocco, è chiaro. In particolare, il servizio di assistenza di Grindr ha confermato che l’applicazione è stata censurata in Cina, Turchia, Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti.

Ciò significa che una persona omosessuale, bisessuale o transessuale intenzionata a viaggiare all’estero in uno di questi Paesi, farebbe bene a prendere le dovute precauzioni (e in alcuni di questi valutare di non andarci proprio, visto e considerato che per esempio in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti l’omosessualità è ancora duramente criminalizzata!).

Viviana Bottalico

Copia