Italiani in costante pericolo: ecco perchè siamo i preferiti di hacker e truffatori

L’indagine di Kaspersky mostra statistiche terrificanti – newscellulari.it

Lo studio di Kaspersky, nota azienda del settore cybersecurity, rileva che il 70% dei minori europei sono a rischio truffa online. Nella fascia di età tra gli 11 e i 15 anni la percentuale aumenta al 72%: colpa di competenze non adeguate, scarsa conoscenza e mancato aiuto da parte dei genitori.

Oramai abbiamo imparato a convivere con il rischio delle truffe online. Gli attacchi hacker, come ben sappiamo, si sono moltiplicati negli ultimi anni anche grazie al contesto storico in cui viviamo. Se il lockdown ha fatto in modo che, a detta di molti esperti, si condensassero in pochi mesi le trasformazioni di molti anni, la sicurezza è diventata un punto cruciale per il quieto vivere degli utenti.

La rinnovata presenza sul web di dati sensibili e informazioni personali hanno attirato l’attenzione dei malintenzionati, i quali hanno conseguentemente aumentato la mole di di attacchi. La guerra in Ucraina, poi, ne ha creata un’altra parallela che si gioca online, con gruppi di hacker pronti ad attaccare le infrastrutture tecnologiche statali e le industrie strategiche. In questo marasma, spesso dimentichiamo che spesso e volentieri i più giovani sono maggiormente esposti al rischio, data anche la loro abitudinaria presenza online. Un’indagine condotta da Kaspersky ha fatto emergere dati inquietanti: 7 minorenni su 10 sono esposti alle truffe online.

I giovani a rischio truffa online sono 7 su 10

L’analisi è stata condotta su oltre 1000 minori in Italia, più di 6 mila provenienti da otto Paesi europei. Nel titolo è insita la domanda: “Troppo sicuri e troppo esposti: i bambini sono sicuri online?“. Le interviste hanno esplorato le conoscenze in ambito di sicurezza online, le informazioni condivise, su cosa facessero leva per scoprire potenziali minacce e se sapessero cosa fosse il phishing. Risultato: il 72% non riesce a distinguere un’email falsa da una reale e, più in generale, non sa identificare un tentativo di phishing.

I genitori hanno un ruolo di fondamentale importanza – newscellulari.it

La questione solleva un dubbio che potremmo definire annoso: quello dell’educazione. In uno stato in cui si continua ad economizzare la spesa per l’educazione dei giovani, troppo spesso ci si affida sull’aleatorietà delle competenze educative dei genitori. Il 55% dei minori inserisce nome e data di nascita sui social media, mentre il 54% è disposto a rivelare altre informazioni personali dietro domanda. Insomma, il connubio tra figli e genitori sarebbe perfetto, andando a unire il know-how dei primi con le raccomandazioni dei secondi. Purtroppo, però, alla base manca una cultura educativa di rilievo.

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