Queste app ti uccidono la batteria dello smartphone: ecco come impostarle in maniera ottimale

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Fitbit – NewsCellulari.it

Ormai nel mondo tech, per ogni esigenza, c’è un’applicazione: certamente una grande svolta. Ma il risvolto della medaglia non sta solo nell’intasamento dello storage di uno smartphone, ma anche in un consumo eccessivo delle batterie.

Da Pinterest a pilates, dai biglietti del treno a Tinder, non c’è dubbio che le invasioni di app stanno iniziando a prendere il sopravvento sui nostri telefoni man mano che diventano più impegnative, facendo sì che le nostre batterie si scarichino più velocemente.

Già, perché se da un lato lo spazio archiviazione è sempre più ingrandito dai produttori di smartphone, in quest’ottica basti pensare che Apple (ma non solo) ha tolto i 64 giga di storage e a breve toglierà anche i 128, senza dimenticare che c’è sempre l’alternativa cloud per liberare spazio nel nostro archivio digitale.

Per le batterie, invece, il discorso è diverso: praticamente è meglio cambiare telefono oggigiorno, piuttosto che cambiare le batterie. Tant’è. Con il 93% degli utenti di smartphone che ammette di utilizzare quotidianamente le app, secondo uno studio dell’autorevole pcloud.com, le batterie stanno cominciando ad andare in sofferenza.

La prima conseguenza è il consumo giornaliero: ci si scarica sempre più velocemente il nostro smartphone, che fatica ad arrivare a fine giornate. Ergo, meglio quantomeno essere a conoscenza delle cosiddette app killer che alla lunga uccidono letteralmente la nostra batterie.

La top 10 delle app killer

Analizzando 100 delle app più popolari, ponendo l’accento sulla posizione o la fotocamera, compresa la disponibilità della sempre più utilizzata modalità oscura, pcloud è giunto a interessanti conclusioni. Fitbit e Verizon si sono rivelate delle app killer per gli smartphone, consentono l’esecuzione in background di 14 delle 16 funzionalità disponibili, incluse in particolare le quattro più impegnative: fotocamera, posizione, microfono e connessione Wi-Fi. Un punteggio di pericolosità di danno per batterie altissime: il 92,31%. I social sono pericolosi per le batterie, ma fino a un certo punto.

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Verizon – NewsCellulari.it

Sempre secondo lo studio di pcloud.com Facebook, Instagram, Snapchat, Youtube, WhatsApp e Linkedin consentono l’esecuzione in background di 11 funzionalità extra, come foto, wifi, posizione e microfono. Fra queste solo solo Instagram consente la modalità oscura, che può far risparmiare fino al 30% in più di durata della batteria su un telefono. L’unica altra app di social media che consente questa funzione è Twitter, spiegando potenzialmente perché non è entrata nella top 20.

Questa la top 10 delle app killer: Fitbit, Verizon, Skype, Uber, BINGO LIBE, Facebook, Airbnb, Instagram, Amazon e Booking.com.