Cosa dicono e come stanno i neonati? Un nuovo dispositivo è in grado di dircelo con massima precisione

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Las Vegas CES – NewsCellulari.it

Una diavoleria, in accezione positiva, del genere, poteva essere partorita, è il caso di dirlo, solo dal primo evento di ogni anno, almeno dal 1967 a questa parte.

Il Consumer Electronics Show, o più semplicemente CES di Las Vegas, ci regala uno dei “traduttori” migliori sulla faccia della terra. Sì, perché prima d’ora nessuno poteva dialogare con un bimbo che piange.

I neonati non parlano, o meglio dialogano proprio con il pianto: un linguaggio primitivo, ma che può volere tutto o niente.

Un po’ quando dobbiamo tradurre il to get inglese: può vuol dire tutto. Così con un neonato che piange: potrebbe aver fatto i suoi bisogni nel pannolino e vuole essere cambiato immantinente, potrebbe star male ma anche aver bisogno di un sorso d’acqua. Ha fame, magari una colica. Lui conosce soltanto il pianto per attirare la vostra attenzione.

Così, quelli di Quantum Music si sono presentati al CES 2023 di Las Vegas con un device chiamato Q-bear, definendolo un “traduttore di pianto di bambini AI“. A prima vista il dispositivo sembra una normale luce notturna legata alla culla, ma l’azienda di Taiwan ha rivelato altro. Il gadget in questione, grazie a un algoritmo sviluppato dall’Intelligenza Artificiale, può dire perché il tuo bambino sta piangendo, addirittura entro 10 secondi da quando il neonato ha emesso il primo belato.

Per il momento, comunque, la sua lettura della mente del neonato ha previsto soltanto alcune possibilità, suddividendole in quattro categorie: pannolino sporco, fame, “bisogno di conforto” e sonnolenza. In tal senso, il Q-bear analizza i diversi tipi di grida utilizzando un algoritmo assistito dall’intelligenza artificiale che è stato addestrato utilizzando 10.000 campioni, autori di queste grida. Non sorprenda quel numero: diecimila potrebbe sembrare molto, ma in realtà è un numero basso di campioni per addestrare uno di questi modelli. Tant’è.

C’è anche una forma di apprendimento automatico

Quantum Music afferma che la precisione di Q-bear migliorerà man mano che lo si utilizza, suggerendo che il dispositivo utilizza una forma di apprendimento automatico per adattare il modello a ciascun bambino. Quando avverrà il pianto, arriverà un alert che spiegherà il perché sta piangendo il neonato. In certi casi, farà tutto Q-bear.

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Intelligenza Artificiale – NewsCellulari.it

Nel dispositivo, infatti, è presente uno psicrometro, che misura l’umidità della stanza. La parte anteriore del Q-bear è un pannello LED multicolore, utilizzato come luce notturna e per mostrare la natura dell’ultimo evento del bambino. Ha un altoparlante integrato, che può riprodurre un rilassante “suono dell’utero brevettato” e ninne nanne precaricate, e puoi registrare il tuo audio e inviarlo al dispositivo.

Se pensa che un pianto sia un lamento legato alla stanchezza, Q-bear può suonare una filastrocca. Sarai anche informato se un pianto è fuori dalla normale gamma di risposte del piccolo perché utilizza i dati per elaborare una “scala del dolore”, che viene monitorata insieme agli avvisi di pannolino sporco e stanchezza. Per tutto il resto ci sei tu, che conosci il tuo bambino meglio di qualsiasi dispositivo al mondo.