Resi Amazon, stop alle furbate: ora piovono segnalazioni, stai attento o rischi di perdere tutto

Resi Amazon, attenzione a non fare i furbi – NewsCellulari.it

I furbetti del quartierino potrebbero avere i giorni contati. Amazon è la numero uno dell’e-commerce, difficile truffarla una volta.

I resi di Amazon sono un bel paracadute nel caso ci arrivi un pacco rotto o rovinato, nel momento in cui ci accorgiamo che quella taglia non fa per noi, magari c’è stato uno scambio di dispositivo, oppure semplicemente abbiamo capito che quell’acquisto in realtà era sbagliato. Fai il reso è passa la paura.

Sì, certo. Ma attenzione a marciarci, il colosso di Seattle ha capito che in Italia, ma non solo, le furbate sono in netto aumento come dimostrano le piogge di segnalazioni piovute qua e là. Così Amazon ha deciso di dare una bella sterzata all’abuso di resi.

La più grande Internet company al mondo tutto è fuorché fessa, e passa al contrattacco. Ha iniziato a segnalare i prodotti “restituiti di frequente” che un utente aveva acquistato prima del clamoroso ripensamento, per i più disparati motivi. Così ecco il nuovo tag, “articoli restituiti di frequente”, un mezzo tech per arrivare a un fine: segnalerà gli elenchi di prodotti e incoraggerà i consumatori a fare qualche ricerca in più prima di acquistare. Tanto per cominciare.

Come riportato da The Information, Amazon sta lanciando quella sorta di etichetta di avviso sui prodotti “restituiti di frequente” che incoraggerà i consumatori a controllare i dettagli e le recensioni degli articoli prima di effettuare l’acquisto, aiutando i clienti a evitare prodotti fuorvianti o di bassa qualità e riducendo i resi non necessari.

Vale per compratori ma anche rivenditori

Attualmente, la politica di restituzione di Amazon consente ai clienti di restituire articoli nuovi e non utilizzati fino a 30 giorni dopo l’acquisto, di solito gratuitamente, a meno che l’articolo non sia considerato non restituibile. Avere un avviso visibile che tali articoli vengono generalmente restituiti non solo scoraggia i consumatori dall’acquistarli, ma potrebbe anche incoraggiare i rivenditori a essere onesti riguardo alle loro inserzioni o almeno migliorare i problemi che portano a maggiori resi dei prodotti in primo luogo.

Rendere un pacco: si o no? – NewsCellulari.it

L’avviso di restituzione è già apparso su alcuni elenchi di terze parti gestiti da Amazon, come il giradischi Pro-Ject Automat A1 e due vestiti individuati da The Information. Potrebbe essere necessario accedere a un account Amazon per visualizzare le notifiche di reso.

Meglio evitare di diventare i furbetti del quartierino, sia per chi compra ma soprattutto per chi vende.