Rischi Ban su WhatsApp: non fare mai queste cose altrimenti non lo potrai più usare

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WhatsApp, attenzione ai ban – NewsCellulari.it

Per info, chiedere direttamente a Donald Trump: quante ne ha passate per andare contro le regole imposte da Marck Zuckerberg (e non solo) in tema di social. Anche su WhatsApp il ban è un’ipotesi plausibile.

Solo di recente Donald Trump è rientrato in possesso dei suoi profili, Facebook e Instagram. Meta si è inchinata alla ragion di stato, a un Consiglio supremo che ha riabilitato l’ex presidente degli Stati Uniti, comunque monitorato dal colosso in mano a Mark Zuckerberg.

Il ban sui social nega a un utente incauto di poter postare sui social. Ma in questo contesto si inserisce anche WhatsApp.

Si, un account può essere sospeso: “Sospendiamo un account se riteniamo che le attività dell’account siano contrarie ai nostri Termini di servizio, ad esempio nel caso di spam, truffe o attività che mettono a rischio la sicurezza degli utenti di WhatsApp”. Lo dice a chiare lettere la messaggistica istantanea numero uno al mondo, in una delle sue FAQ.

Se pensi che il tuo account sia stato sospeso per errore, inviaci un’email o tocca Richiedi una revisione dall’app e provvederemo a esaminare il tuo caso. Ti ricontatteremo il prima possibile, non appena abbiamo completato la revisione. Quando chiedi una revisione dall’app – continua la nota – ti verrà chiesto di inserire il codice di registrazione a sei cifre che riceverai tramite un SMS. Dopo averlo inserito, potrai inviare la richiesta di revisione e aggiungere informazioni per dettagliarla”.

Un prezioso vademecum

Il consiglio, così a tempo perso, è quello di leggere attentamente la sezione “Utilizzo accettabile dei nostri servizi“, è un prezioso vademecum su dove ci possiamo spingere, e dove non, altrimenti verremo bannati.

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Whatsapp – NewsCellulari.it

La condivisione di contenuti piratati è uno dei motivi più comuni per un ban pressoché automatico da parte di WhatsApp, in prima linea per la lotta a tutti coloro che rischiano grosso per vedere gratuitamente (o pagando meno del dovuto grazie all’acquisto del celebre pezzotto, tanto per fare un esempio) eventi sportivi live a pagamento, ma anche film, documentari e soprattutto serie TV.

Anche l’utilizzo di sticker e foto contenenti materiale sensibile è un qualcosa che non si può fare su WhatsApp, oppure si può. Ma con la spada di damocle di un ban, nel momento in cui vieni scoperto dai monitoraggi che effettua WhatsApp stesso, tramite Intelligenza Artificiale. L’utilizzo di versioni di terze parti dell’app WhatsApp, l’invio di spam, truffe o attività che mettono a rischio la sicurezza degli utenti: meglio non rischiare, c’è un ban anche su WhatsApp.